
Tra i film più spaventosi della storia del cinema horror, “L’esorcista” (1973) è stato diretto da William Friedkin ed è tratto dall’omonimo romanzo di William Peter Blatty, autore anche della sceneggiatura del film. Il film ha avuto un enorme successo di pubblico, diventando ben presto un cult movie dal forte impatto culturale. Sul film, nel corso degli anni, sono emersi diversi inquietanti retroscena e leggende, che hanno contribuito ad aumentare l’atmosfera di paura e mistero che avvolge la pellicola. Dopo solo due giorni dall’inizio delle riprese, un corto circuito provocò un incendio che distrusse gran parte del set, tranne la stanza di Regan, che rimase intatta. Nel periodo delle riprese e poco dopo, si registrarono numerosi decessi tra attori, tecnici e personale che aveva avuto a che fare con il film: uno degli attori, Jack MacGowran, morì per una epidemia influenzale, e anche l’attrice Vasili Maliaros (che nel film interpreta la madre di Padre Karras) morì poco prima della distribuzione del film. I membri della troupe, convinti che il film fosse davvero “maledetto”, chiesero con insistenza un esorcismo al sacerdote che fungeva da consulente, che però si rifiutò, limitandosi a benedire il set. Tra i numerosi dettagli inquietanti vi è anche il luogo dove fu fatto il montaggio del film: il civico 666 della Fifth Avenue, a New York. La “lunga mano” della presunta maledizione legata al film avrebbe colpito anche durante la prima del film a Roma, che si tenne durante un violento temporale: numerose persone in attesa di entrare nel cinema videro un fulmine colpire la croce di una chiesa nelle vicinanze, per quindi cadere nella piazza. Molti spettatori, scossi da quanto accaduto, rinunciarono addirittura a vedere il film.
[Image: Film poster for The Exorcist – Copyright 1973, © Warner Bros.]